🇮🇹 Una settimana a New York

Dopo una visita di una settimana nella città che non dorme mai, ho raccolto qui qualche indicazione, qualche riflessione, qualche sciocchezza.

New York, dal 2 al 9 marzo 2024.

Il viaggio in sé non è stato assolutamente niente di particolare. Abbiamo volato con SWISS e non siamo rimasti troppo positivamente impressi: il servizio è stato eccellente, ma le file dei sedili sono troppo vicine e l'impianto di intrattenimento è troppo vecchio. Il ritorno è stato a carico di United Airlines e ci siamo trovati molto meglio, con un sacco di spazio per le nostre stanche membra.

Immigrazione

Arrivati a Newark, passare attraverso l'immigrazione è stata una questione di 15 minuti. Gli addetti alla sicurezza sono fermi ma gentili e ti possono fare qualunque domanda. Basta stare calmi, sorridere e rispondere sinceramente.

Per quanto riguarda il nostro ESTA credo che lo abbiano a loro disposizione una volta inseriti i dati del passaporto, per cui la copia che avevo stampato è stata completamente inutile.

Trasferimento da/per l'aeroporto

Per i trasferimenti da/per Manhattan abbiamo sempre usato il servizio navetta di Booking.com. Costa molto meno di qualsiasi altra opzione (nell'ordine di 65$ contro 100$) ed è spesso un servizio che viene offerto gratuitamente al momento della prenotazione dell'albergo.

Manhattan

L'accesso a Manhattan è sempre (sempre) condizionato dal traffico. La guida in genere è cauta e regolare anche se c'è sempre casino. Da Newark, che dal punto di vista del traffico è il peggiore dei tre aeroporti, ci vogliono in buone condizioni di traffico 45 minuti per raggiungere il centro di Manhattan (e viceversa).

Le cose da vedere a Manhattan sono ovviamente tantissime ed è bene armarsi di scarpe comode: noi in una settimana abbiamo camminato per 114 km. Questo è quello che abbiamo visitato (in ordine sparso)

  • One World Trade Center e Top of the Rock; ci sono svariati grattaceli dei quali è possibile raggiungere la cima per vedere gli incredibili panorami di NY e i prezzi variano dai 40$ agli 80$. Se non prenotate per (almeno) il giorno successivo rischiate di non trovare posto. A noi è successo con il Summit One Vanderbilt, che sarebbe stata la nostra prima scelta e abbiamo così "ripiegato" sul Top of the Rock (40$), che è appunto la cima del Rockefeller Center 30. Andando poi a visitare Ground Zero abbiamo anche deciso di salire in cima al One World Trade Center (40$) ed è stata un'ottima scelta perché non c'era nessuna fila e la vista da lassù è veramente spettacolare dato che si vede tutta l'area coperta dal disastro del 9/11, parte del porto e della baia e anche la statua della libertà. Ogni ora c'è un evento informativo dove una persona dello staff vi fa un'introduzione molto carina a tutta la città; ci siamo poi trattenuti per un'ulteriore mezz'ora con questa persona a fare domande su ground zero. Per la cronaca gli altri posti famosi per salire in cima a NY sono ovviamente l'Empire State Building e l'Edge Observation Deck, che forse è l'esperienza più innovativa e "cool"
  • The Oculus è una struttura impressionante, costruita nei pressi di Ground Zero dall'architetto Calatrava e ricorda la forma di una colomba che spicca il volo (nel senso che quella sarebbe l'intenzione, peró boh). La "pancia" della colomba contiene un centro commerciale dagli spazi ampissimi
  • MoMA, il famosissimo museo di arte moderna di NY, richiede ovviamente una visita e noi non ce lo siamo fatti mancare (28$). Anche se avete già i biglietti, vi dovrete comunque fare una mezz'ora di fila (non vi spaventate: è lunghissima ma scorre veloce). La parte che ci ha colpito di piú è stata quella della rassegna permanente, dove si possono ammirare tantissimi capolavori, da Magritte a Picasso - molti di più di quanti mi aspettassi. Il negozio del museo fa è molto interessante
  • Il museo di Storia Naturale non è stato poi così interessante come mi aspettavo, forse memore del film con Ben Stiller. Tutto molto finto e molto orientato a bambini e ragazzetti
  • il traghetto gratuito per Staten Island è un traghetto che parte (e arriva) continuamente e connette il porto di Manhattan con Staten Island. Il traghetto è un servizio gratuito perché serve principalmente i pendolari. Ci siamo imbarcanti per questo strano trip di 20+20 minuti durante i quali abbiamo potuto godere della vista della statua della libertà e della skyline di Manhattan da una certa distanza. Consigliatissimo
  • Gran Central Terminal è la stazione centrale e come tale è enorme, ma si visita comunque velocemente. Interessante notare che la sicurezza è molto lasca e si può accedere ai binari anche senza avere un biglietto (ottimo per fare foto)
  • The High Line è una passeggiata, sopraelevata, di un paio di km in mezzo ai palazzi del sudovest dell'isola. Merita assolutamente di essere percorsa; fate caso, all'inizio nord del percorso, al Vessel, una strana struttura che è stata chiusa perché ispirava troppe persone ad… usarla per suicidarsi. Alla fine (o inizio) del percorso arrivate praticamente all'ingresso dell'importante museo Whitney sull'arte americana
  • Chelsea Market è un mercato al chiuso che si trova nel carinissimo quartiere di Chelsea; consiste, su due livelli, praticamente di ristoranti piú o meno grandi, piú o meno interessanti. L'ambiente è molto piacevole, ospita anche un mercato di artigianato locale e vale sicuramente una visita
  • West Village è un'area in cui uno si deve perdere un po' per scoprirne gli angoli piú nascosti e pittoreschi. Molto intessante!
  • Central Park a marzo non è davvero un granché. Ne abbiamo visitato un bel pezzo ma alla fine abbiamo parchi assai piú interessanti in Europa, soprattutto parchi che non sono stati progettati in ogni singolo loro particolare, diciamo. Non obbligatorio, se non nella bella stagione

Broadway e i musical

A me i musical non piacciono, ma adesso andrei a vedere un musical a Broadway ogni giorno.

La programmazione ovviamente varia nel tempo per cui questi consigli lasciano il tempo che trovano, ma vedere Moulin Rouge per me è stata un'esperienza meravigliosa, commovente, che mi ha lasciato basito ed estasiato più e più volte. Uno spettacolo che definisce il termine stesso di "spettacolare".

Ci è talmente piaciuta l'esperienza, che siamo andati a vederne anche un secondo, Spamalot liberamente tratto dai film dei Monthy Python. Divertentissimo, 2 e 20 passate in un momento!

Se volete andare a vedere uno spettacolo (e se andate a NY anche per la prima volta, è una cosa che si DEVE fare), non comprate i biglietti online. Costano troppo! Quello che si deve fare è andare in Times Square e mettersi in coda (veloce) per acquistare un biglietto dalla biglietteria di TKTS. Gli spettacoli di cui si possono comprare i biglietti non sono peró tutti gli spettacoli, qualcuno non è nel loro catalogo, ma se il vostro c'è, risparmierete anche il 50% per ottimi biglietti. L'inghippo è che potete solo comprare i biglietti per il giorno stesso, con lo spettacolo che inizia alle 19.

Brooklyn

Dato che New York non è solo Manhattan (è pure il distretto più piccolo dei cinque che compongono la città), abbiamo deciso di andare a conoscere Brooklyn. Ci sono delle strade interessanti, tipo Smith St., e il vibe del quartiere è sicuramente rilassato e offre una varietà incredibile di cibi e locali. La parte più turistica ma anche più affascinante è però sicuramente DUMBO (Down Under the Manhattan Bridge Overpass), il quartiere in riva al fiume dal quale si osservano da vicino i due ponti (Manhattan e Brooklyn) e lo skyline di Manhattan. Se lo fate al tramonto lo spettacolo è da trattenere il fiato. Si rientra poi in Manhattan a piedi usando l'overpass, appunto, del ponte Manhattan. Una fotografia dopo l'altra, praticamente.

Uno spettacolo al Comedy Cellar

Sono un grande fan delle commedie stand-up, per cui non potevo esimermi da visitare il Comedy Cellar in MacDougal St. I passi per accedere ad uno spettacolo sono i seguenti

  • Si prenota online sul loro sito. Ci sono diverse location, e io ho scelto la più classica di tutte (MacDougal). Al momento della prenotazione non si paga nulla
  • Il costo è un po' buffo da calcolare: sono 14$ a persona fissi, più si deve consumare almeno due cose quando si assiste allo spettacolo; noi alla fine abbiamo speso sui 50$ a testa
  • Arrivato il giorno dello spettacolo, andate sul posto un po' prima e fate il check-in. Vi verrà data una busta gialla all'interno della quale dovrete mettere telefoni e smart watch. La busta la terrete con voi
  • Adesso andate a mettervi in fila e aspettate che il posto apra
  • Appena dentro vi diranno dove sedere (e ci starete stretti perché ovviamente tentano di far entrare quante piú persone possibile)
  • Si esibiranno 4 o 5 comici e durante l'esibizione potrete ordinare da bere e/o da mangiare

Lo spettacolo dura sulle due ore: alla fine darete la carta al cameriere, pagherete il conto e potrete di nuovo usare il telefono per fare qualche foto all'ambiente

Decisamente consigliato, se vi piace il genere.

Accesso Internet

Quando vado all'estero, la prima cosa che faccio quando atterro all'aeroporto è comprare un SIM locale per i dati. A New York non è stato necessario: a parte una rete urbana ad accesso gratuito con una copertura decente, praticamente tutti i posti hanno la loro Wifi aperta a cui potete accedere. Ovviamente fate comunque uso di una VPN quando usate una di queste wifi aperte, che ve lo dico a fare?

Mangiare

A New York non si va per mangiare chissà che, sopratutto se si arriva da una cultura con cibo rinomato e di alta qualità.

Dicono che la pizza sia particolarmente interessante. Dicono.

I ristoranti magari interessanti hanno o una coda infinita o un prezzo assurdo.

Alla fine noi ci arrangiavamo in media così:

  • colazione da Paris Baguette
  • pranzo da Shake Shack
  • cena in un pub, come il Molly Wee

Un posto eccezionale che vale davvero la pena di provare è il "Katz’s Delicatessen". Provate il panino con il pastrami e non spaventatevi delle sue dimensioni (ci si potrebbe tranquillamente mangiare in due). Per semplificarvi un po' la vita, nella parte posteriore del deli ci sono dei posti a sedere dove verrete serviti con calma.

Visitare Tiffany

Siamo andati a visitare l'ingresso della Trump Tower e visto che eravamo ospiti in cotanto palazzo, ho deciso di approfittare della toilette. Faccio per entrare e un tizio della security (di qualche personaggio) mi dice che la toilette non sarà disponibile per 17 minuti (precisini, eh).

"Vada da Tiffany", mi suggerisce.

Prendiamo la palla al balzo e entriamo nel palazzo Tiffany (che è accanto alla Trump Tower) senza averlo deciso prima e, sorpresa!, il luogo vale assolutamente una visita: ci sono 6 piani pieni di fantastici pezzi di gioielleria da esplorare, lavori artistici e altre chincaglierie super costose. Il personale è gentilissimo e pare assolutamente non infastidito da tutti questi turisti squattrinati con gli occhi fuori dalle orbite.

E abbiamo pure usato il profumatissimo bagno.

Le mance

Se la vostra cultura già non lo contempla, vi dovete mettere in testa che le mance sono obbligatorie - ovunque. Con i sistemi di pagamento POS le cose sono semplici adesso, basta premere il tasto "20%" al momento di pagare (o meno, se volete). Le cose si complicano quando si deve pagare con contante che allora magari il cameriere vi potrebbe giudicare a seconda di quanto tirate fuori (ci è successo).

In alcuni posti c'è poi questo metodo assurdo: al momento di pagare dai al cameriere la carta di debito e lui o lei se ne vanno alla cassa a "strisciarla". Tornano con un altro scontrino sul quale dovrete segnare quanto aggiungere di mancia e firmare! Bisogna fidarsi.

I costi

Costa tutto troppo, da un 50% a un 100% in piú che a Berlino, dove viviamo. Le uniche cose che costano meno sono le sneaker o comunque le scarpe da tennis, lifestyle o come volete chiamarle.

Non esiste IVA, ma spesso si deve aggiungere un 8% di "tasse", e il valore finale lo saprete solo al momento di pagare - a meno che non lo chiediate prima.